(Pasian di Prato, 1966-2016)
Giorgio, Roberto e Luigina. Sono tre di un gruppo di giovani che il 18 settembre 1966 diedero vita al gruppo folcloristico “Pasian di Prato”; quei “giovani” oggi come allora portano ancora orgogliosamente il costume tradizionale dopo 50 anni di onorata attività tramandando ai più giovani entusiasmo e legame alle tradizioni del Friuli. Lunga e lastricata di soddisfazioni la strada del gruppo che prende il nome dal paese dove è nato, Pasian di Prato, alle porte di Udine. Nato con l’obiettivo di mantenere vive e rinverdire le tradizioni del Friuli, terra dalla lingua e peculiarità uniche, presentando nelle sue esibizioni pagine vive e suggestive dell’anima semplice della sua terra, il Gruppo ripropone con il suo scelto repertorio di musiche, danze e canti, l’atmosfera e lo scenario dell’antico Friuli, in uno spettacolo particolarmente apprezzato per l’ampiezza, la varietà e la durata. Nella sua storia lunga mezzo secolo ha saputo calcare palcoscenici di teatri importanti ma anche affacciarsi al piccolo schermo durante trasmissioni televisive di rilevanza nazionale, senza dimenticare però le sue umili origini paesane da cui è partito ballando su semplici “brears”, i piccoli palchi delle sagre organizzate ovunque sul territorio friulano. Ha presentato i suoi spettacoli in quasi tutta Europa, in Canada, negli Stati Uniti ed in Argentina, e ha ricevuto, nel 2006, in occasione dei 40 anni di attività, la Medaglia d’Argento dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi. Il patrimonio di danze del sodalizio pasianese è il frutto di anni di ricerca costante e rappresenta la ricchezza culturale della quale il Gruppo è orgoglioso e fedele interprete. Del repertorio, che attualmente comprende più di venti balli, fanno parte danze di più antica tradizione e coreografie di composizione più recente. Una delle ultime creazioni è la suggestiva Schiarazula Marazula; la particolare musica scritta nel 1578 da G. Mainerio, maestro di cappella del Duomo di Udine, ottimamente eseguita dall’orchestra, ha offerto lo spunto per creare una pantomima che ne ricorda il rituale di origine cristiano-giudaica: veniva infatti cantata e danzata alla vigilia di Pentecoste per invocare la pioggia.
Fiore all’occhiello del Gruppo è senz’altro il costume che indossa. Subito dopo il tristemente famoso terremoto del Friuli del 1976 si era sentita l’esigenza di approfondire il bagaglio culturale del sodalizio curando la ricerca e l’esecuzione delle danze e delle musiche; non poteva quindi mancare una rivisitazione del costume, inizialmente dagli sgargianti colori, diversi da quelli odierni dalle tinte più sobrie, del quale esistessero testimonianze e documentazioni che ne garantissero l’autenticità. Il costume rispecchia fedelmente la fattura corrente alla fine dell’800 nella zona di Cividale del Friuli e la realizzazione fu curata sotto la supervisione della professoressa Novella Aurora Cantarutti eminente personalità della cultura friulana.
Attualmente l’organico è formato da circa una cinquantina di elementi di tutte le età guidati dal presidente Fausto Di Benedetto, tutti determinati a presentare nel corso del 2016 un ricco programma di eventi per festeggiare in modo adeguato l’importante traguardo dei 50 anni di attività che tradizionalmente prende il via con la celebrazione dell’Epifania il 6 gennaio. Il calendario degli eventi è già ricco ma è possibile seguire le novità del gruppo anche tramite Facebook ed il sito internet.
(Scritto da Gabriele Vittorio)