Il patrimonio di danze del nostro sodalizio è il frutto di anni di ricerca costante, e rappresenta la ricchezza culturale della quale il Gruppo è orgoglioso e fedele interprete. Del nostro repertorio, che attualmente comprende una ventina di balli, fanno parte danze di più antica tradizione e coreografie di composizione più recente. Tra i balli popolari dalle origini arcaiche ricordiamo TINTINE TINTONE, LA ZIGUZAINE, I SIET PAS, le cui figurazioni sono accompagnate da filastrocche ritmate dai testi semplici e ripetitivi e la FURLANA, che nei suoi giri aggraziati compendia intero il poema dell’amore, iniziando dall’impaccio del primo incontro per poi concludersi con una dichiarazione d’amore.
La musica della Furlana proposta dal nostro Gruppo è stata esumata dal maestro Bidas alla fine del 1700 nel cividalese mentre la coreografia è stata ripresa sulla base di quella proposta dal Gruppo folcloristico “I cantori del Friuli” diretto dal maestro Luigi Garzoni, in attività fino agli anni ’50. Questo ballo è il primo di una serie di danze rappresentative della nostra regione, ognuna proveniente da un gruppo friulano, che l’AGFF (Associazione Gruppi Folcloristici Friulani) ha adottato come repertorio, facendolo diventare patrimonio culturale di tutti i sodalizi aderenti all’Associazione. Infatti dal goriziano proviene la STAIARE, una danza di corteggiamento, dalla zona di Aviano la simpatica LAVANDERE, nella quale si racconta mimicamente il momento in cui l’innamorato cerca di conquistare l’amata facendole il “galletto” intorno mentre lei sta lavando i panni, dal comprensorio di Buia l’allegra ARMONICHE E LIRON mentre dalla zona di Magnano in Riviera un ballo caratteristico della Valle del Torre, la SCLAVE DE TOR.
Fanno inoltre parte del nostro repertorio LA TOROTOTELE, dedicata ai “torototei”, i cantastorie che giravano l’Italia settentrionale accompagnandosi da un rudimentale strumento a corda, IL CICLAMIN, LA QUADRIGLIA, LA ROSEANE, IL TRUK (VINCA), danze che esistevano nei repertori dei Gruppi folcloristici friulani attivi prima dell’ultimo conflitto mondiale e aderenti all’ O.N.D. (Opera Nazionale Dopolavoro).
Altre danze, di composizione più recente, sono state ideate dagli stessi componenti coordinati da Antonella Casco, su musiche composte da alcuni orchestrali. È questo il caso della PASIANOTE, musicata da Giorgio Miani e dedicata al nostro paese, la DANZE DE VIARTE, sempre di Giorgio, in omaggio alla Primavera e la STAIARE DI ADELINO, nata dall’estro del clarinettista Adelino Antoniazzi per anni attivo componente del sodalizio. Un particolare che merita di essere citato è che le figurazioni di questa danza ci sono state insegnate da alcuni giovani di origine friulana provenienti dall’Australia i quali asserivano che questa coreografia venisse eseguita dai loro avi emigrati nel continente nuovissimo agli inizi del 1900. Altra danza dal sapore mitteleuropeo è lo SCHOTTISH, sempre musicata da Giorgio Miani, e di probabile origine nordica, ma eseguita in tutta l’area mitteleuropea.
Una delle ultime creazioni è la suggestiva SCHIARAZULA MARAZULA. La particolare musica scritta nel 1578 da G. Mainerio, maestro di cappella del Duomo di Udine, ottimamente eseguita dalla nostra orchestra, ci ha offerto lo spunto per creare una pantomima che ne ricorda il rituale di origine cristiano-giudaica: veniva infatti cantata e danzata alla vigilia di Pentecoste per invocare la pioggia. Il prof. Gilberto Pressacco ha voluto, dopo aver supervisionato la nostra versione, che noi la rappresentassimo in occasione della presentazione del suo libro di ricerche sulla danza popolare friulana intitolato “Sermone, cantu, choreis et marculis” (Società Filologica Friulana,1992).