EPIFANIA 2007
(6 Gennaio 2007)
Le tradizioni e i costumi popolari sono l’unico sottile
filo che tiene unita la gente del Friuli, sommersa dalla velocità del
mondo contemporaneo. Le ricorrenze, le feste, le manifestazioni, i balli,
le musiche, non sono altro che modi per ricordare, o meglio, per non dimenticare;
che senso avrebbe altrimenti continuare a portare nel mondo il costume friulano,
o riproporre feste popolari? E’ con questo spirito che il Gruppo Folcloristico
di Pasian di Prato, nel paese dal quale prende nome, ha proposto come ogni
anno il XXXIV “Pan e Vin de Pifanie”. Appuntamento invernale atteso
da tutta la popolazione locale, per mantenere vive, appunto, le tradizioni
popolari friulane, che altrimenti sarebbero già perse. La manifestazione
ha avuto inizio alle 10.30 del 6 Gennaio con la Santa Messa nella chiesa di
San Giacomo Apostolo in Pasian di Prato, cantata dal coro “S. Cecilia”
e con la partecipazione del Gruppo Folcloristico di Pasian di Prato in costume.
All’offertorio sono stati portati all’altare i doni simbolici
del “Pan e Vin”. Al termine del rito religioso, il decano del
paese sig. Rinaldo Modonutti e il sindaco del comune di Pasian di Prato sig.
Lorenzo Tosolini hanno rivolto il saluto di benvenuto all’ultimo nato
del 2006, Darko Kumi Manasseh, e all’intera comunità, prima di
spostarsi sul sagrato della chiesa per l’arrivo figurativo dei re magi
a cavallo. Se la mattinata vedeva al centro dell’attenzione i riti religiosi,
il pomeriggio è stato più incentrato sulle danze e sulla musica.
Alle ore 15.30 presso il municipio comunale con l’inaugurazione dell’esposizione
permanente dei costumi tipici del Gruppo Folcloristico di Pasian di Prato
che, situati all’interno del municipio stesso, si è voluto velatamente
ricordare le origini della comunità locale: “conoscere il passato
per un futuro migliore”. Terminata la cerimonia, il gentile pubblico
è stato invitato ad assistere, nell’auditorium comunale “E.
Venier”, allo spettacolo intitolato “Lusôrs 2007…
tradizion che continue”, con il Gruppo Folcloristico Pasian di Prato,
e il Gruppo Folkloristico Caprivese “Michele Grion”. Alle 17.30
tutta la comunità è partita in fiaccolata alla volta del campo
in cui era allestito il pignarûl, poi acceso dal decano del paese che,
come di consueto, ha tratto gli auspici per l’anno a venire. Inoltre
nel cortile della canonica era allestito il presepe realizzato dai bambini
delle scuole elementari di Pasian di Prato.
L’epifania, il giorno che conclude le feste; un giorno per soffermarsi
un attimo a pensare, prima di ritornare alla frenetica routine, a cosa sono
le tradizioni friulane, e sul perché si continui a ricordarle, magari
di fronte alla luce e al calore del pignarûl, sorseggiando un po’
di vin brulè, ascoltando la musica. Forse tutto questo può essere
riassunto con una semplice frase: “Sul Friûl si impiin ancje chest
an i fucs de Pifanie”.
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